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Puoi anche unirti a comunità e gruppi online dedicati al colore e al calcio per entrare in contatto con persone che la pensano allo stesso modo e condividere le tue creazioni. Il Lanerossi incappò in un’annata balorda, quella che sembrava la salvezza fu compromessa in modo incredibile arrivando ad una retrocessione che nessuno avrebbe pronosticato. L’estate 1978 fu il momento delle celebri buste, con cui il presidente del Lanerossi Giussy Farina tentò di strapparlo alla Juventus comproprietaria del giocatore. Dopo aver eliminato in sequenza i bulgari dello Sliven, l’Austria Vienna e i belgi del RFC Liegi, la Juventus si qualificò per le semifinali dove affrontò il Barcellona di Stoičkov e Koeman, allenato da Johan Cruijff. Il Vicenza si posizionò terzo con 47 punti a un solo punto per la promozione nella serie cadetta. Nell’annata 1993-1994 l’allenatore toscano, pur senza grandi attaccanti, riuscì a salvare il Vicenza con un gioco corale che fu la caratteristica della squadra in quel periodo. La Curva Nord è il settore dello Stadio Massimino che ospita il maggior numero di gruppi ultra, tra questi si segnalano, quelli denominati “Decisi” (poi divenuti principali esponenti di «A sostegno di una fede», ad oggi “CCN”), “Drunks”, “I Fumati”, “Stazione Clan”, “Skizzati Passarello”, “Piazza Palestro”, “I Pazzi”, “Zafferana Rossazzurra”, “Inarrestabili Marca Liotru”, “Cumacca Etnea” e i più recenti “Via San Jacopo”, “Quartiere Monte Po”, “Rione Cappuccini”, «Dannati Catania», “Street Boys”, “Cibali», “Gruppo Tondicello”; in Curva Sud sono sistemati gruppi che si identificano tutti sotto lo striscione “Estrema Appartenenza” e sono “Irriducibili”,“Bad Boys”, “95100”, “Ultras Ghetto”, “Liotrizzati”, «Supporta la squadra della tua città!

Per i colori della loro maglia (la prima versione bianca con la scritta «Lazio» a caratteri azzurri sul petto, e successivamente a quarti bianchi e celesti), i giocatori della Lazio sono soprannominati Biancocelesti o anche Biancazzurri. Orgoglio, passione e identità sono racchiusi nella maglia firmata da Erreà, caratterizzata da un design elegante e contemporaneo, con collo e maniche a giro, oltre ad uno speciale profilo performance sui fianchi e spacchetti che assicurano il massimo comfort e funzionalità”. Il miglior cannoniere biancorosso risultò Massimo Briaschi con 11 gol. Con 5 gol segnati, è anche il secondo (a parti merito con l’armeno Gevorg Ghazaryan) miglior cannoniere del Girone B di qualificazione all’Europeo 2012 dietro all’armeno Henrikh Mkhitaryan, girone nel quale l’Irlanda è riuscita a piazzarsi al secondo posto, valevole lo spareggio contro l’Estonia per accedere a Polonia e Ucraina. La squadra chiuse il campionato al secondo posto, preceduta solo dalla Juventus ed approdando di diritto alla Coppa UEFA: rimane tuttora il miglior risultato assoluto di una neopromossa nella storia della massima serie italiana. Maggio in quella invece ci si mette solo un paio di birre con del ghiaccio sopra. Addirittura meglio la stagione successiva: in campionato il Vicenza fu capace di togliersi grandi soddisfazioni come le tre memorabili vittorie ai danni della Juventus (13 ottobre 1996), dell’Inter (3 maggio 1997) e del Milan (25 maggio 1997). La Serie A 1996-1997 per la squadra biancorossa iniziò nei migliori dei modi: l’8 settembre 1996, alla 1ª giornata di campionato il Vicenza fu in scena all’Artemio Franchi di Firenze, vinse 4-2 grazie alla quaterna di Marcelo Otero.

La matricola Vicenza sorprese tutti per il suo gioco, specialmente nelle partite casalinghe fu capace con importanti vittorie di mettere in crisi anche grandi squadre tra cui i campioni d’Italia in carica della Juventus (4 febbraio 1996), la Lazio (26 novembre 1995), la Roma (14 aprile 1996) e il rotondo 3-0 inflitto al Napoli (24 marzo 1996). Il 28 aprile 1996, alla terzultima giornata, nella partita casalinga contro il Parma, svanì per il Vicenza il sogno di entrare nella Coppa UEFA. L’Inter nel 1920 e la Pro Vercelli nel 1921 si laurearono così campioni dopo una lunga serie di gironi e partite: al Campionato 1920-21 parteciparono addirittura ottantotto squadre, di cui sessantaquattro settentrionali. Cercai di scrutarla nel viso. L’operazione Rossi comportò un notevole sforzo finanziario per le casse biancorosse, e i grandi progetti di Farina finirono nel peggiore dei modi. Dopo un’opaca stagione 1975-76 in cui rischiò addirittura di retrocedere in Serie C, il Lanerossi si presentò con poche speranze a quella 1976-77. Tuttavia il nuovo tecnico, Giovan Battista Fabbri ebbe una intuizione: trasformò il giovane Paolo Rossi da ala destra dalle scarse prospettive in un eccellente centravanti. Anche nella stagione 1989-1990 il Vicenza rischiò di retrocedere in Serie C2.

Nella stagione 1985-1986 il Vicenza arrivò terzo, ultimo posto valido per la promozione in Serie A. I festeggiamenti biancorossi durarono però poco, in quanto la CAF annullò la promozione nella massima serie per un nuovo scandalo scommesse. A grandi risultati seguono però anni in cui la salvezza era risicata, spesso all’ultima giornata. Fra le salvezze risicate rimase leggendaria quella del 1972-1973, in cui il Lanerossi sembrava ormai spacciato, nelle ultime giornate riuscì a risalire la china fino a vincere all’ultima giornata con l’Atalanta, sconfitta su autogol. Taranto e dalla Lazio, vincitrice dello scontro diretto disputato proprio all’ultima giornata con gol di Giuliano Fiorini. Alla guida della squadra venne riconfermato Ernesto Galli che operò molti cambiamenti all’organico ma i risultati deludenti lo portarono all’esonero, già alla quarta giornata, a favore di Titta Rota; le cose non cambiarono molto e, richiamato Galli, la salvezza giunse all’ultima giornata, nella partita casalinga contro il Trento con gol di Fausto Pizzi che vinse la classifica marcatori del girone A con 16 gol. Nella serie cadetta 1979-1980 assunse la guida tecnica Renzo Ulivieri. Nell’annata 1991-1992 arrivò dalla Fidelis Andria il capitano Giovanni Lopez, e dopo quasi 11 anni ritornò alla guida della squadra Renzo Ulivieri. Vicenza: Brivio, Viviani, Sartor, Lopez, Beghetto, Gentilini (Rossi), Di Carlo, Maini, Ambrosetti (Iannuzzi), Murgita, Cornacchini (D’Ignazio).

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