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pink alarm clock L’attaccante ospite si aggiusta il pallone con una mano e l’arbitro, Luigi Agnolin, fischiò clamorosamente un calcio di rigore per il Como che fece rimanere esterrefatti gli oltre diecimila presenti: nessuno riuscì a capire come mai un arbitro internazionale non avesse sanzionato un vistoso fallo di mano e soprattutto punire la squadra sbagliata. ’effetto mal, ben ch’abbia scusa il fallo. La promozione arrivò alla penultima giornata con la vittoria contro la Triestina per 1-2 in casa della squadra alabardata, che rese matematico il raggiungimento del secondo posto alle spalle dell’Atalanta. Al penultimo turno di campionato basterebbe un pareggio in casa con il Lecce per raggiungere il traguardo della massima serie, ma successe l’imprevedibile. Con la retrocessione in Serie C il Monza scoprì un nuovo torneo che nel corso degli anni successivi gli consegnerà diverse soddisfazioni: la Coppa Italia di Serie C. I brianzoli si giocarono il loro primo trofeo di categoria il 29 giugno 1974 nella finale del Porta Elisa di Lucca contro il Lecce. La Salernitana, che aveva già reso note diverse difficoltà economiche, si ritrovò quindi a gestire un monte ingaggi sproporzionato per la categoria. Sanremese Calcio che parte dalla Terza Categoria.

Unione Sportiva Sanremese Calcio 1987-88 · Il Monza assunse la denominazione di Calcio Monza. 1992 – Cambia denominazione in Football Club Riccione Vacanze. I risultati conseguiti sul campo non ripagarono inizialmente il notevole lavoro portato avanti dal club brianzolo e sul terreno di gioco del Bari il Monza abbandonò nuovamente la Serie B. Ciò provocò una reazione d’orgoglio da parte del presidente che decise di non gettare la spugna ma di accettare la nuova sfida. Pistoiese 1921, caso probabilmente unico in Italia, si sancisce il divieto di acquisizione futura del club da parte di una proprietà non pistoiese (puntualmente disatteso dopo il centenario). Il Pescara, poche settimane prima dato per spacciato nei giochi relativi alla promozione, vinse contro la Pistoiese e agguantò al terzo posto in classifica i biancorossi a 46 punti. Sotto la guida del tecnico friulano, la squadra raggiunge il tredicesimo posto in classifica. Il Como, sotto per 3-1, cercò di recuperare e segnò al 73′ con Pozzato. Tutti attendevano uno sbarco sotto Roma, sotto Genova. Una nuova svolta nella storia della società avvenne sul finire del 1991, quando Luciano Gaucci, imprenditore romano già vicepresidente della Roma, rilevò un Perugia che si barcamenava in Serie C1 ed era sull’orlo del fallimento.

La formazione pugliese giocò alla morte nonostante il sesto posto già acquisito e il Monza restò in 10 per l’espulsione di Corti, quindi la formazione leccese passò in vantaggio a 5 minuti dalla fine del primo tempo con un gran tiro dalla distanza di Loddi. Il direttore di gara venne aggredito da un consigliere brianzolo e fu costretto a lasciare lo stadio dopo le 20.00, tra due ali di gente inferocita, scortato dalla polizia. La partita, molto dura, si giocò allo stadio Sada e venne decisa da un gol siglato da Casagrande nel finale. Lo stesso Cappelletti fu il precursore del progetto dello stadio Brianteo, un nuovo impianto più agevole e dinamico, conforme alle esigenze di una società che puntava in alto. All’inizio della stagione 1980-1981 il geometra Valentino Giambelli rilevò la società da Giovanni Cappelletti. L’ultima stagione di Cappelletti alla presidenza del Monza (1979-1980) fu anche l’ultima nella quale i brianzoli avevano le potenzialità per raggiungere la massima serie. Ma fu nella stagione 1978-1979 che il Monza si avvicina più che mai alla Serie A. La squadra brianzola iniziò a suscitare simpatia in diversi angoli del Paese e l’idea di un triplice derby milanese nella massima serie affascinò i giornalisti sportivi dell’epoca.

Il primo e fondamentale colpo di mercato del nuovo presidente fu quello di riportare in amaranto Igor Protti, già capocannoniere della massima serie col Bari (1995-1996) ma da molti considerato ormai in parabola discendente (a torto, come i fatti dimostrarono). I biancorossi chiusero il campionato in quinta posizione, a soli tre punti dalla zona promozione, dopo che, nelle ultime quattro partite, aveva perso gli scontri diretti contro il Brescia e il Cesena, non riuscendo a sorpassare il primo e venendo invece sorpassato da quest’ultimo, e pareggiato col Vicenza, col quale condivise il punteggio finale, 42 punti, vincendo solo con il già retrocesso Parma. Nella stagione successiva (1975-1976) il Monza fu determinato a conquistare la Serie B e si dimostra un autentico rullo compressore, tant’è vero che al termine della stagione il distacco dalla seconda classificata (la Cremonese) è di ben 12 punti. Le parate di Terraneo e i gol di Silva portarono il Monza a un soffio dalla promozione: la sconfitta all’ultima giornata a Modena dopo tre pareggi, tra cui quelli contro il Catania e il Brescia, tagliò fuori la squadra brianzola dagli spareggi con Atalanta, siti maglie calcio a poco prezzo Cagliari e Pescara. La stagione successiva arrivò la seconda scottatura per i tifosi biancorossi; la trasferta di Pistoia, come quella di Modena dell’anno precedente, si concluse con un terribile esito.


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